Fonte iz0kba Lorenzo

 

In orbita nello spazio, fra i tanti satelliti artificiali, ci sono anche dei nano-satelliti ad uso radioamatoriale, di piccole dimensioni, in genere classificati come CubeSat. Essi sono stati sviluppati proprio da radioamatori e\o studenti universitari. Il funzionamento di questi satelliti è simile a quello di un ripetitore terrestre, ma permettono QSO internazionali.

La ricezione dei satelliti radioamatoriali può sembrare un attività particolare

 

Il sito amsat.org è il portale ufficiale della comunità radioamatoriale, in lingua inglese sarà possibile sapere tutto sui satelliti dedicati a questo hobby: posizione, prevederne i passaggi, conoscere le frequenze e lo stato di funzionamento. Sul sito celestrak.com invece, sono contenute informazioni su un po’ tutti i satelliti artificiali, circa 2800.

 

Iniziamo a conoscere qualche definizione utile a capire meglio l’argomento:
 

  • Orbita
    i satelliti in genere si dividono in due tipi: i satelliti polari che girano su se stessi ed intorno alla terra, in questa categoria fanno parte i satelliti della flotta GPS, quelli meteorologici, quelli per comunicazioni e tutti i satelliti radioamatoriali tranne un unica eccezione; ed i satelliti geostazionari che sono fissi in un punto, come ad esempio quelli televisivi, a bordo di uno di questi vi è la parte dedicata ai radioamatori

 

  • Uplink/Downlink
    qualche paragrafo fà, avrete letto che il funzionamento dei satelliti radioamatoriali è simile a quello di un ripetitore terrestre; per utilizzare un ripetitore si trasmette su una frequenza e si riceve su un altra (frequenze di ingresso ed uscita del ponte). Con i satelliti il principio di funzionamento è il medesimo, c’è una frequenza di ingresso, o di salita, (dalla terra allo spazio) che troverete ovunque indicata Uplink; ed una frequenza di discesa, o di uscita, (dal satellite alla terra) che viene indicata con Downlink.
    A differenza dei sistemi ripetitori terrestri, per i satelliti le frequenze sono su due bande diverse, in genere sulle bande dei 2 metri e 70 cm.

 

  • Trasponder, telemetrie, beacon, APRS
    i satelliti oltre a trasmettere la voce dei radioamatori, detta funzione trasponder, trasmettono verso terra anche altre informazioni.
    Innanzi tutto il beacon, una sorta di radiofaro, ossia un annuncio trasmesso ininterrottamente, in telegrafia o anche in fonia a seconda del satellite, con cui il satellite si fa sentire quando passa. Le telemetrie invece sono dei dati, solitamente modulati in digitale con cui il satellite comunica i propri parametri di funzionamento alle stazioni terresti, come temperatura, tensione delle batterie, ed anche dati fisici esterni ad esso raccolti durante l’orbita. L’APRS è un sistema di posizionamento, sarà possibile vedere con appositi apparati o software la posizione dei radioamatori che “transitano” sul satellite.
    Nelle schede dati di un satellite, troverete quindi indicate più frequenze di downlink, con specificato il tipo di trasmissione.

 

  • Tracking e previsioni di passaggio
    come detto, i satelliti si muovono nello spazio seguendo orbite regolari, per sapere quando si troverà a passare sopra le nostre antenne bisognerà effettuare una previsione. Sul sito https://www.amsat.org/track/index.php è possibile scegliere un satellite e vedere l’attuale posizione e calcolare quando la sua orbita sarà favorevole all’ascolto.
    Oltre al sito, vi sono programmi per il tracciamento e previsioni, segnalo Orbitron per PC ed AmsatDroid e SatOrbit per Smartphone, entrambi facili ed intuitivi.

 

  • Alba, tramonto ed elevazioni
    Come il sole, ed anche la luna (che è un satellite naturale) anche i nostri satelliti hanno un alba ed un tramonto. La massima elevazione è invece il punto massimo in cui il satellite si leverà sull’orizzonte, tutto ovviamente riferito rispetto la posizione del osservatore/ricevitore. Questi parametri vengono forniti in fase di calcolo.

 

  • Effetto Doppler
    L’effetto Doppler è un fenomeno fisico che consiste nel cambiamento apparente, rispetto al valore originario, della frequenza o della lunghezza d’onda percepita da un osservatore raggiunto da un’onda emessa da una sorgente che si trovi in movimento rispetto all’osservatore stesso.
    Il nano-satellite orbita intorno alla terra a velocità elevate, spostandosi rispetto al nostro punto di ricezione, quindi la frequenza radio subirà una variazione nel tempo, simile a ciò che accade ascoltando la differenza nel suono emesso dalla sirena di un mezzo di soccorso quando si avvicina e quando si allontana, oppure quella nel fischio di un treno in avvicinamento prima e in allontanamento poi. L’effetto è tanto più evidente quanto più il mezzo è veloce. L’effetto è anche più evidente quando l’oggetto o la fonte che emette il suono si trova vicino ad un osservatore.

 

Di satelliti che è possibile ricevere ce ne sono molti, non solo i radioamatoriali; ci sono quelli meteorologici, gli stessi che vengono usati per le previsioni meteo in TV (NOAA, METEOR), satelliti scientifici che trasmettono valori di misure di grandezze fisiche (DELPHI C3 e moltissimi altri). Sarà possibile con specifici software spesso scaricabili dal sito del gestore del satellite, decodificare i segnali ricevuti, ed addirittura inviare i dati al gestore, che magari si trova negli Stati Uniti d’America e si “perde” i dati del suo satellite quando si trova a trasmetterli sull’Italia.

 

Anche la ISS, Stazione Spaziale Internazionale, mette a disposizione un digipeater APRS per i radioamatori terresti, a volte invia delle immagini in SSTV, altre volte effettua degli School Contact con le scuole, (si, anche in italiano) ed occasionalmente anche dei veri e propri contatti tra radioamatori sulla terra e gli astronauti a bordo, (anche in italiano, si).


Il sito di riferimento è: https://issfanclub.eu/ è comunque presente su questo sito una pagina dedicata al radioascolto della ISS.